L'impresa Fracassa con l'OSA per L'Aquila
Quando una città diventa un “museo a cielo aperto”. È questo ciò che succede da un po’ di tempo a questa parte a L’Aquila attraverso “Off Site Art / Art Bridge per L'Aquila” (OSA), un progetto di arte pubblica (a cura di Veronica Santi) che dal 2014 trasforma le impalcature dei cantieri in muri di una grande galleria d’arte all'aperto su cui esporre opere di artisti dell’Accademia delle Belle Arti, selezionate da una commissione scientifica.
“Le immagini, stampate su PVC traforato, coprono, in parte, il cantiere che le ospita – spiega Ruggiero Formichelli, Project Manager di OSA - e sono visibili fino a conclusione del restauro dell’edificio, accompagnando la rinascita della città nella fase transitoria della ricostruzione post-sisma”.
Tutto ciò è stato possibile grazie alla collaborazione tra il Comune de L’Aquila, OSA e le imprese. Tra queste anche la Rinaldo Fracassa S.r.l. di Teramo che ha “ospitato”, a partire dal 15 settembre 2016, a Porta Castello (tra Via Zara e Via Castello), per il restauro di un aggregato, quattro opere d’arte: due di Davidd D’Addario dal titolo “Thought” (10,15x3m / 8,5x3m) e due di Lucia De Novellis “Cartoline dalle città invisibili” (11,85x2,5m).