Chiesa di San Gregorio Magno

Committente: Presidenza del Consiglio dei Ministri - Commissario Delegato per la Ricostruzione - Ufficio del Vice Commissario delegato per la tutela dei Beni Culturali

Anno di riferimento: 2011

Opera: Lavori di intervento provvisionale di stabilizzazione strutturale e copertura provvisoria della Chiesa di San Gregorio Magno

Note: Appalto post-terremoto del 2009 dell'Abruzzo

 

  • Sangregorio1
  • Sangregorio10
  • Sangregorio11
  • Sangregorio12
  • Sangregorio13
  • Sangregorio14
  • Sangregorio15
  • Sangregorio16
  • Sangregorio17
  • Sangregorio18
  • Sangregorio19
  • Sangregorio2
  • Sangregorio20
  • Sangregorio21
  • Sangregorio22
  • Sangregorio3
  • Sangregorio4
  • Sangregorio5
  • Sangregorio6
  • Sangregorio7
  • Sangregorio8
  • Sangregorio9

    Descrizione dell'opera

    La rimozione delle macerie a terra intorno all’abside e nella via d’accesso sarà realizzata interamente a mano, in modo da non alterare le già compromesse teste delle murature perimetrali della chiesa e in modo tale da consentire l’opportuno recupero degli elementi di pregio (elementi lapidei, fregi, lesene, cornici, mensole…): questo richiederà un maggiore onere in termini di tempo e di manodopera impiegata.

    Poiché le murature sbrecciate sono risultate fortemente compromesse e instabili (paramenti totalmente dissestati e slegati), il rinzaffo delle porzioni di muratura sbrecciata mediante l’utilizzo di miscela di malta di calce idraulica naturale a rapido indurimento sarà eseguito manualmente e non tramite macchina intonacatrice: questa operazione e l’operazione di rimozione degli elementi pericolanti della copertura dell’abside richiederanno l’utilizzo di piattaforma aerea per un numero di giorni superiore a quello previsto dal progetto definitivo.

    Il ponteggio di forza riveste, come indicato nel progetto definitivo, una doppia funzione: di contenimento delle porzioni di muratura dell’abside ancora esistenti, e di sostegno della copertura provvisoria. Alcune pareti della Chiesa, una volta rimosse le macerie, sono risultate fortemente compromesse a seguito dell’evento sismico (in particolare le pareti posteriore e laterale della zona absidale): per questo motivo, al fine di assolvere opportunamente la funzione di contenimento delle pareti stesse, si ritiene opportuno integrare gli schemi del ponteggio di forza mediante l’inserimento di puntelli inclinati in tubi e giunti in acciaio, opportunamente controventati e vincolati al suolo. In particolare saranno inseriti 4 puntelli inclinati per il sostegno della parete posteriore della chiesa e 1 puntello inclinato per il contenimento della parete laterale dell’abside. I puntelli potranno essere vincolati al suolo tramite infissione di alcuni tubi nel terreno.

    Infine, anche per il sostegno della porzione dell’arco trionfale non crollata, si ritiene opportuno integrare il ponteggio di forza con l’inserimento di un puntello inclinato in tubo e giunto in acciaio. Per garantire un opportuno appoggio al suolo del puntello, sarà realizzato un cuneo in magrone, mentre in corrispondenza dell’appoggio all’arco saranno posizionate delle tavole in legno.